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Giornata densa di emozioni e riflessioni, la Festa natalizia del donatore svoltasi a Trento domenica 15 dicembre! Dopo la S. Messa officiata da padre Ezio Tavernini ed accompagnata dalla Corale S. Elena di Cadine, rivedendo il tradizionale schema di programma, quest’anno si è voluto puntare l’attenzione più sul donatore che sul dono del sangue sollecitando una riflessione generale sulle motivazioni che spingono i cittadini ad iscriversi all’Avis.
Valter Proia, Presidente Avis Comunale Norcia
Il quarto Natale dopo il terremoto siamo tornati in ciò che resta della nostra Cattedrale, dedicata a S.Maria Argentea, per partecipare alla santa messa e, come fecero i pastori, a visitare il Bambinello.
Sicuramente con i suoi m. 2,06 di altezza, Tomas Ress è il socio più alto di Avis Trento: dopo anni di professionismo attivo in basket, ha voluto perfezionare la sua adesione ad Avis iscrivendosi alla sezione di Trento, dopo aver già offerto la sua immagine come testimonial in varie manifestazioni. “Donare il sangue è come un assist: rende felici due persone” così Tomas ha voluto fosse scritto sul roll-up per il quale ha prestato la sua immagine come testimonial avisino.
Giancarlo Izzi, pediatra oncoematologo, Presidente Avis Comunale Parma
La mia lunga esperienza di pediatra, dedicato alla cura delle malattie del sangue e dei tumori dell’infanzia, mi ha dato modo di poter vedere la reale importanza del donatore di sangue. Ho iniziato quando la diagnosi di leucemia o di talassemie o di emofilia erano una condanna che portava a morte in tempi più o meno brevi il bambino. Negli anni sessanta e settanta le cure erano praticamente inesistenti e dovevo assistere al lento spegnersi di queste giovani vite.